No war

La scuola di Antonino

Antonino porta sempre con sé un pentolino dal giorno in cui gli è caduto sulla testa. Ben presto il pentolino diventa un intralcio, poiché si incastra ovunque e gli impedisce di andare avanti, causandogli disagi e generando diffidenza negli altri. Deve faticare molto di più, e talvolta vorrebbe sbarazzarsi del pentolino, o nascondercisi dentro. Difatti, nonostante Antonino abbia molte qualità, tutti vedono e considerano soltanto il pentolino.
Un giorno però Antonino incontra una persona speciale che gli fa capire l’unico modo per essere felice: tirare fuori la testa dal pentolino e usarlo per esprimere tutte le proprie qualità.

Dietro Il Pentolino di Antonino, si cela la diversità, l’handicap, la difficoltà che può nascere da differenti situazioni della vita ricordandoci che ognuno di noi ha il proprio pentolino che si porta sempre appresso.
Questa storia fa riflettere sul significato della differenza e sul valore della resilienza.

Ciascuno di noi ha il proprio pentolino con cui deve convivere. Trasformare il pentolino da ostacolo a punto di forza dipende da molti fattori, soprattutto dagli incontri, dalle relazioni e dalle opportunità.

L’IC Cles considera un punto di riferimento i propri talenti, valorizzarli è il cardine della proposta educativo-didattica: “a ciascuno il suo” e non "a tutti tutto, equità e non solo uguaglianza.